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Domenica 10 padel per l’inclusione prima delle finali.

Ossola: “Amore a prima ‘pista’, questo sport non ha barriere”

Oggi, 3 dicembre, ricorre la giornata internazionale della disabilità. E il padel si conferma lo sport dell’inclusione. Domenica 10 dicembre, a partire dalle 13.30, nel giorno delle finali del Milano Premier Padel P1, si svolgerà un evento di esibizione che vedrà in campo all’Allianz Cloud tante ‘football legends’ – tra cui Demetrio Albertini ed Esteban Cambiasso – e Alessandro Ossola, atleta paralimpico impegnato nella promozione del padel inclusivo.

Ossola, torinese e che nel 2021 ha partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo correndo i 100 metri, ha scoperto il padel e se n’è innamorato. Un amore a prima pista, prendendo in prestito la traduzione spagnola di ‘campo’: “Prima dell’incidente (nel 2015, ndr) giocavo a calcio a 5. Ho continuato a praticare sport, ma mancava il clima da spogliatoio, l’aspetto ludico, il gioco. Ho provato il padel e mi si è accesa la lampadina: ho subito capito che è lo sport più inclusivo del mondo. L’Inclusive Padel Tour contava 6 coppie quando è nato: ora sono 30, abbiamo girato l’Europa e il mondo, coinvolgendo anche personaggi dello sport e dello spettacolo”.

Ma cos’è che rende il padel così inclusivo? “Ci sono vari aspetti – risponde Ossola -. Innanzitutto è di facile apprendimento per i principianti mentre, per quello che riguarda le persone con disabilità, il rischio di farsi male è ridotto, essendo limitati gli spostamenti all’interno del campo. Il vetro costituisce un ulteriore aiuto e la possibilità di far rimbalzare una volta in più la palla fa sì che possano giocare nello stesso campo atleti normodotati e con disabilità”.

Otto anni fa la vita di Alessandro è cambiata, ma lui non si è perso d’animo: “A livello mentale il cambiamento è stato ancor più grande perché ho dovuto ricominciare tutto da zero – racconta nella biografia del suo sito web -, perché ho dovuto ricominciare tutto da zero: ho dovuto imparare di nuovo a camminare, a muovermi, era cambiato il mio equilibrio e la percezione del mio corpo. Ho passato momenti molto duri, difficili. Non ho voluto però che le situazioni che la vita mi aveva posto davanti cambiassero totalmente il ragazzo positivo e solare che sono sempre stato. Per questo ho cominciato a reagire e sono ritornato a sorridere. Lo sport è stato per me un forte stimolo: ho iniziato con il golf per poi passare allo snowboard, all’atletica, che mi ha dato grandi soddisfazioni”.

E adesso il padel: “Ringrazio Premier Padel e la Federazione Internazionale Padel nella persona di Luigi Carraro per dare a noi l’opportunità di giocare all’Allianz Cloud – le parole di Ossola -. Questo per noi è incredibile e significa dare luce e visibilità a tutto il movimento”. In campo, con Ossola e le ‘leggende’ del calcio, anche Marcos Cambronero e Iñaki Rampérez, campioni di wheelchair padel.

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