Si sta completando il quadro delle semifinali di Milano Premier Padel P1. Nella parte bassa del tabellone maschile, successo in due set dei ‘Superpibes’ Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno (6-4 6-2) su Zapata/Guerrero; nella parte bassa del femminile, Araujo/Salazar hanno eliminato Llaguno/Sainz (6-2 4-6 6-1) nell’unica partita finora conclusa in tre set.
Quella tra Sofia Araujo/Alejandra Salazar (4) e Patty Llaguno/Lucia Sainz (7) è stata la prima partita della giornata a decidersi in tre set. Alla fine, dopo due ore e 21’ di battaglia (6-2 4-6 6-1), la coppia testa di serie numero 4 ha staccato il biglietto per la semifinale di domani (non prima delle 15), contro la vincente dell’ultimo quarto di finale tra Castelló/Osorio e Goenaga/Garcia. Il match era iniziato bene per Araujo-Salazar, che con un break nel sesto game avevano firmato l’allungo buono per chiudere il primo set. Nel secondo, invece, è successo di tutto: una brutta volée sbagliata da Salazar ha dato il break (4-3) a Llaguno/Sainz, che dopo aver salvato la palla del controbreak sono andate 5-3. Sul set point, l’errore grave è stato quello di Sainz e, sul punto successivo, Araujo/Salazar hanno avuto la chance per riportare il punteggio sul 5-5, ma Llaguno/Sainz sono state salvate dal nastro. Una volée di dritto alla grata di Salazar ha dato un nuovo set point a Llaguno/Sainz, stavolta trasformato grazie a un altro errore della spagnola.
Nel terzo set, però, il break immediato della quarta testa di serie del tabellone ha tagliato le gambe alle avversarie, che non sono più riuscite a risollevarsi. “Sono molto felice – le parole di Salazar –. È stata una partita difficile, in cui è servita grande pazienza contro due grandissime giocatrici di difesa come Patty e Lucia”. “Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata – ha aggiunto Araujo –. Nel primo set abbiamo giocato molto bene, poi dopo aver perso il secondo c’è stato bisogno di lottare e in questo siamo state molto unite”.
I ‘Superpibes’ Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno rispondono presente. I due argentini, teste di serie numero 3 del tabellone di Milano Premier Padel P1 e unica coppia oltre Coello/Tapia a vincere un Premier in questo 2023 (a Doha, nella tappa di apertura), raggiungono la semifinale grazie al 6-4 6-2 in un’ora e 4 minuti sugli spagnoli Teodoro Zapata e Francisco Guerrero, e ora attendono i vincenti dell’ultimo quarto di finale che resta da giocare nella sessione serale, quello tra Arturo Coello/Agustin Tapia e Momo Gonzalez/Javi Garrido.
A decidere il primo set in favore di Stupa e Di Nenno è stato un break nel terzo game, e un altro è arrivato anche nel primo game del secondo parziale, con Zapata/Guerrero che hanno dilapidato un vantaggio da 30-0 subendo quattro punti consecutivi. Il game che ha portato gli argentini sul 4-1 e servizio ha di fatto chiuso la partita. “Siamo molto felici – le parole di Di Nenno –. Ogni giorno che passa ci sentiamo meglio: siamo pronti per un’altra semifinale”. “È stata una partita molto rapida – ha proseguito Stupa –. Ha fatto tutto Martin, io l’ho solo accompagnato. Ci sentiamo bene, abbiamo sensazioni positive per chiudere questo 2023″.
Pronostici rispettati nei primi due quarti di finale con Delfina Brea e Bea Gonzalez nel femminile, Fede Chingotto e Paquito Navarro nel maschile, qualificate alle semifinali.
Il dj dell’Allianz Cloud aveva già la traccia pronta, quel ‘Freed From Desire’ che lo scorso anno persino Gala, lei che l’ha cantata, ammirò nella sua versione adattata al padel. ‘Paquito’ is on fire, canta il pubblico di Milano Premier Padel P1: Fede Chingotto e Paquito Navarro sono la prima coppia semifinalista del tabellone maschile, dopo aver battuto 6-2 7-5 Juan Tello e Alex Ruiz in un’ora e 24’. Una partita in cui Chingotto/Navarro (teste di serie numero 4) erano partiti fortissimo. Avanti 5-2 nel secondo set e con la possibilità di servire per il match, però, Tello e Ruiz sono risaliti fino al 5-5, strappando per due volte il servizio e annullando due match point. Ma Fede e Paquito si sono ripresi il break e non si sono fatti scappare la terza occasione. Ci eravamo lasciati ieri con il contest lanciato su quale pittore potesse essere abbinato a Navarro, ‘El pintor del padel’: bene, Salvador Dalí sembra aver vinto il sondaggio. Navarro ha dato l’ok, mimando anche i baffi che accompagnavano il maestro spagnolo. “Grazie per tutto l’amore che mi state dando, sono felicissimo – le parole di Paquito –. Sul 5-2 nel secondo set siamo stati un po’ nervosi di dover chiudere, ma sapevamo di avere davanti una coppia che non ci avrebbe regalato niente. Ma con me c’è Chingotto che è un fenomeno”. Altra prova super dell’argentino: “Abbiamo recuperato alla grande sul 5-5, chiudendo una partita difficile. Stiamo giocando un grande torneo, ora è già il momento di pensare a domani e a passare un altro turno”. Chingotto/Navarro, domani, aspettano Galan/Lebron o Mendez/Rico.
Delfina Brea e Bea Gonzalez sono le prime semifinaliste di Milano Premier Padel P1. L’argentina e la spagnola, teste di serie numero 3 del tabellone femminile, hanno superato 6-1 6-4 in un’ora e 27 minuti la coppia formata da Claudia Jensen Sirvent e Veronica Virseda (8). Una partenza sprint, quella delle regine del Premier di Madrid, che nel primo set non hanno lasciato scampo alle avversarie. Più equilibrato il secondo, in cui alla fine è comunque uscita tutta la qualità delle giocatrici meglio piazzate nel tabellone. “Il secondo set è stato molto complicato – le parole di Bea –. Ma abbiamo giocato una buona partita e siamo felici di essere in semifinale in un torneo così importante”. In tribuna, anche la famiglia di Delfi Brea, che martedì ha compiuto 24 anni. Domani, sulla strada che porta alla finale, Josemaria/Sanchez (1) o Icardo/Riera (5).
Padel&Pallone, in tribuna sfilano i grandi ex. E domenica arrivano i big del Milan, da Theo a Giroud. Ibra? Forse…
Il ponte da attraversare tra pallone e padel è ampio, irresistibilmente attraente e molto, molto breve. Demetrio Albertini, ‘padre fondatore’ del padel&pallone e incantato sulla via della pala tra Barcellona e Madrid all’alba del nuovo millennio, ci ha raccontato perché il calciatore ha una (e non solo) marcia in più quando decide di provare la via della racchetta corta. E qui, sulle tribune dell’Allianz Cloud, la sfilata di calciatori è stata, come si usa oggi, ‘importante’. La colonia argentina, soprattutto, è piombata sulle tribune per Belasteguin, Martin Di Nenno e Franco ‘Stupa’ Stupaczuk, Chingotto e Tapia, oltre alle ‘chicas’ in Albiceleste: Delfi Brea e Maria Virginia Riera su tutte. E allora eccoli lì, Diego Milito, Rodrigo Palacio, Lucas Biglia, Esteban Cambiasso, Gabriel Paletta e il Papu Gomez alternarsi tra il tifo in tribuna e una chiacchierata sul piazzale dell’Allianz con Bela.
La colonia degli italiani è stata impreziosita da Antonio Cabrini, Beppe Bergomi, in un derby tra ex milanisti ed interisti che ha visto sugli spalti anche Serginho e Francesco Coco, oltre all’ex Juve Nicola Amoruso. Più volte è rimbalzata voce di un imminente arrivo di Zlatan Ibrahimovic, grande appassionato della pala e come molti suoi colleghi già immerso nel business dei circoli da padel. Ibra a quanto pare potrebbe arrivare domenica con una colonia milanista assai nutrita, da Giroud a Leao, da Bennacer a Theo Hernandez – in avanscoperta, giovedì è stato avvistato Giacomo Murelli, vice di Stefano Pioli – insieme ad altri due super appassionati di padel dell’Atalanta, Juan Musso e Luis Muriel, lo scorso anno fedelissimo della tribuna vip dell’Allianz Cloud nella prima edizione della straordinaria avventura del Milano Premier Padel P1.