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GENOVA PREMIER PADEL P2

Dominio Chingotto-Galan nella finale maschile. Ortega-Araujo, il ritorno è da favola

Il quinto titolo stagionale di Fede Chingotto e Ale Galan, il primo in
coppia per Marta Ortega e Sofia Araujo. In una splendida domenica di padel a Valletta
Cambiaso (secondo sold out consecutivo dopo quello delle semifinali di ieri, con 4.000
spettatori complessivi), cadono in finale le teste di serie numero 1 dei due tabelloni del
Genova Premier Padel P2: prima Paula Josemaria e Ari Sanchez, sconfitte 63 76 da Ortega
(che aveva già conquistato un titolo Premier Padel, lo scorso anno a Roma in coppia con
Gemma Triay) e Araujo (al primo titolo in assoluto), poi Arturo Coello e Agustin Tapia,
battuti con un doppio 61 in 45 minuti nella meno equilibrata delle otto sfide giocate in
questa stagione. Solo per Chingotto e Galan, quindi, doppietta italiana, con il P2 di Genova
vinto dopo il BNL Italy Major Premier Padel e che si aggiunge ai titoli di Bruxelles, Siviglia e
Mar del Plata. A premiare, il Presidente della Federazione Internazionale Padel Luigi
Carraro, il Presidente del Comitato Regionale Liguria della FITP Andrea Fossati, il
Consigliere della FITP Roberta Righetto, l’Assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili
della Regione Liguria Simona Ferro e l’Assessore allo Sport e al Turismo del Comune di
Genova Alessandra Bianchi.

FINALE MASCHILE – La finale maschile non ha avuto storia: in 45 minuti, Fede Chingotto e
Ale Galan hanno travolto Arturo Coello e Agustin Tapia. Una prestazione eccezionale, quella
dei numeri 2 del tabellone: due come gli errori non forzati commessi in tutta la partita, un
match che ha rasentato la perfezione, iniziato con un break nel primo game, proseguito con
un secondo allungo sul 4-1 e con un altro ancora (break a zero nel settimo game) per
chiudere il parziale. E la partita non è cambiata nel secondo set, iniziato con un altro break
e proseguito con un Fede Chingotto straordinario in difesa: l’argentino ha recuperato una
palla incredibile sorprendendo al centro Coello e Tapia per il 5-1, e con un altro recupero da
fuori campo è arrivato il punto della vittoria.

“È stato tutto perfetto, siamo felicissimi – le parole di Galan –. La tattica la lasciamo tutta a
Jorge Martinez, noi siamo soldati ai suoi ordini. Dopo la lotta di ieri (semifinale da quasi tre
ore contro Navarro e Lebron, ndr) è stata durissima, ma oggi tutte le energie che erano
rimaste abbiamo cercato di metterle in campo”.
Chingotto, come Galan, ringrazia il pubblico di Genova in italiano: “Grazie mille a tutti i tifosi
per la forza. Non ho parole per la finale di oggi, è stata una partita perfetta. Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutati in questo torneo e in questa finale. Siamo felici di aver vinto perché
di fronte abbiamo sempre i numeri 1, ma noi vogliamo di più e dobbiamo continuare così,
già da Malaga”. E dal P1 al via domani.
FINALE FEMMINILE – Nella finale femminile, le teste di serie numero 4 (che tornavano a
giocare assieme proprio dal P2 di Genova) sono partite subito alla grande, indirizzando il
primo set con un break in apertura e conservando il vantaggio fino al 63. Stesso copione
anche nel secondo set ma, a differenza del primo parziale, Sanchez e Josemaria sono subito
rientrate in partita. Nel decimo game, sul servizio di ‘Martita’ Ortega, le spagnole hanno
avuto anche due set point per andare al terzo: Araujo ha annullato il primo con uno smash,
poi Sanchez ha fallito il secondo, e alla fine Ortega con un colpo al centro tra Paula e Ari ha
prolungato la partita. Il tiebreak non ha invece avuto storia, con Ortega e Araujo che se lo
sono aggiudicato con il punteggio di 7 a 1, sfruttando diversi errori delle numero 1 del
ranking (33 complessivi a fine partita contro i 16 delle vincitrici), che non riescono quindi
nella doppietta italiana Roma-Genova. Araujo, invece, con questo successo scavalca Lucia
Sainz e Claudia Jensen e sale in decima posizione nel ranking FIP.
“Non abbiamo parole per un successo così – il commento delle due vincitrici –. Una gioia che
non riusciamo a spiegare. Non abbiamo ancora capito cosa siamo riuscite a fare, è stata una
partita perfetta”. Quella che serve contro le numero 1 al mondo.

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